La figura è barbata, vestita di giallo con indosso dei calzari neri.
L'opera in oggetto e le altre quattro sculture degli automi facevano parte del corredo dell'antico orologio meccanico, presente nella Torre Civica. Commissionate dai priori della città di Macerata. furono realizzate dai fratelli Giulio, Lorenzo Maria e Ippolito Ranieri, mastri orologiai di Reggio Emilia (Pascucci 2009, p. 194). L'orologio della torre fu danneggiato da un fulmine nel 1636 e restaurato nel 1751. Data la compromissione del meccanismo, l'orologio fu tolto nel 1881 a seguito del restauro della Torre Civica.