Il dipinto raffigura una veduta di campagna, con in primo piano l'ampia porzione di terreno coltivato, illuminato dai fasci di luce; al centro è collocato un muretto o un pozzo. Alcuni alberi si innalzano ai margini del campo e in fondo, in posizione rialzata, si vede una casa di medie dimensioni.
L'opera, insieme ad altre settantatré, fu donata dal pittore maceratese Gualtiero Baynes alla Pinacoteca della sua città a condizione che i dipinti venissero prelevati dal Comune di Macerata un mese dopo la morte dell'artista, senza spese per gli eredi, e che venissero esposti in locali idonei. I settantaquattro dipinti furono consegnati alla Pinacoteca di Macerata il 30 ottobre 1939. Dopo un lungo soggiorno in Germania, Baynes si era stabilito a Firenze a partire dal 1893, divenendo il restauratore dei quadri della Galleria di Palazzo Pitti. Nel corso degli anni realizza diversi dipinti di piccolo e medio formato con scorci di paesaggi, paesi e ville delle campagne toscane.