L`opera, firmata e datata, è stata realizzata da Hansgeorg Holzl nel 1972. Il dipinto è stato donato dall'artista alla Pinacoteca di Macerata nel 1974, in occasione della Mostra personale. '(...)Influenzato dalle poetiche astratte di Wols, Pollock, Hartung e successivamente di Klee, Holzl mostra ben presto una spiccata attenzione per il segno che si fa all'interno delle sue composizioni linea sinuosa e ritmatamente arabescata nel tracciare i contorni di immagini leggere e sfuggenti che sembrano levitare verso l'infinito. In realtà non c'è in questa ricerca stilistica dell'artista solo l'affermazione di un puro senso estetico, quanto il sentimento di una condizione interiore che spesso cede ad accenni di velata malinconia. ( ...)' (Bignardi M. ù Fiorillo A. P., 1990)