La sua `pop art` è stata definita latina per la pulizia dell`immagine che la distacca dalla radice americana. 'Le composizioni di Mario Padovan riflettono l'ingranaggio della vita quotidiana dell'uomo i miti aggressivi della città turbinosa: frecce, scritte, attraversamenti pedonali, passaggi a livello, esemplati da sbarre a strisce bianche e rosse come ad indicare l'arresto del cammino, la minaccia di un pericolo. La 'pop' del triestino è un richiamo neoùdada ed è per questo che il suo racconto si dispiega senza 'vizi occulti' candidamente: vi si riscontra la curiosità della ricerca e lo stupore della cosa trovata..... In Mario Padovan si nota una chiarezza di intenti e la sua burlesca e tranquilla grazia pittorica è dichiarata senza punte presuntuose' (TORRENTE M. 1984).