Descrizione
Si tratta di una delle rare opere rinascimentali che, pur passata attraverso molte traversie, sia giunta sino a noi nella sua perfetta integrità. La pala è racchiusa in una cornice lignea dorata, consistente in due paraste decorate a candeliere, che sorreggono una trabeazione. La parte interna della cornice, quella che contorna più direttamente la pittura, appare rifatta. C'è da domandarsi se al di sopra della cornice, quale cimasa, ci fosse in origine una Pietà, cosa assai comune nelle tavole del quattrocento e che avviene in un altro dipinto esistente ancora nella stessa chiesa di Matelica, di Marco Palmezzano, risalente al 1501, che nella struttura compositiva e decorativa sembra ricalcare quella del Crivelli, che si trovava lì accanto. |