Descrizione
Si tratta di un tipico stendardo ligneo molto usato nelle processioni o in altre liturgie dalle Confraternite religiose, una di queste, forse i Flagellanti o i Disciplinati, visto il sacco bianco e il cappuccio, viene raffigurata dal pittore nel lato con San Michele arcangelo. Federico Zeri, considerata la tipologia dell'oggetto e l'iconografia, affermava che il dipinto era stato sicuramente eseguito per una confraternita devota a San Michele di una città marchigiana (1976, I, pp. 193-194; 2000, pp. 198-199). Paciaroni ricorda, a tal proposito, la presenza di una confraternita devota a questo santo nella chiesa omonima di Matelica, la stessa che commissionò a Lorenzo il dipinto raffigurante Sant'Anna, la Madonna con Bambino e i Santi Sebastiano e Rocco ora al Museo Piersanti della città. Tale ipotesi viene indirettamente confermata dal ristretto ambito di attività del pittore, quasi esclusivamente marchigiano. Da notare nella faccia con la Crocifissione l'elemento del paesaggio, motivo assolutamente raro nella produzione del pittore. |