Descrizione
Il dipinto viene concordemante identificato dalla critica con `la tavoletta del christo in croce cum li paesi de man de Rugieri` menzionata in una lista della libreria di Alessandro Sforza presso il Palazzo Ducale di Pesaro del 1500 (Vernarecci 1896, pp. 501-523; pp. 790-792). Il trittico riuscì a salvarsi dall'incendio che distrusse la biblioteca sforzesca nel 1512 perchè era già stato consegnato ad `Aloysio de ser Matheo da Urbino`, che lo aveva portato in Urbino (Mulazzani 1971, pp. 252-253). La datazione può essere collocata tra il 1457 (monacazione di Sveva Sforza) e il 1460 (matrimonio di Battista Sforza), probabilmente, come ipotizza Valazzi (1989, pp. 314-315), nel 1458, nel corso di un viaggio che Alessandro compì in Fiandra. Va comunque ricordato che il duca era molto legato alla corte di Ferrara dove pittori fiamminghi, tra cui lo stesso Vae der Weyden, erano attivi fin dagli anni '50. Alessandro Sforza con i figli Costanzo e Battista, avuti dal primo matrimonio con Costanza Varano, vengono raffigurati ai piedi del crocifisso nel pannello centrale del trittico. |