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MADONNA DEL GATTO
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Tipo dipinto |
Autore
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Descrizione
Bellori, citando questo dipinto, parla di `un altro scherzo` (1672, ediz. 1976, p. 203) che segue il Riposo nella fuga in Egitto (Piobbico, S. Stefano), eseguito per lo stesso committente conte Antonio Brancaleoni di Piobbico. Dal punto di vista stilistico la tela si avvicina al Perdono d'Assisi nella chiesa di S. Francesco ad Urbino (1574-1576), quando il pittore cerca di esprimere contenuti spirituali profondi con un linguaggio `medio` e quotidiano. La datazione si aggira tra il 1574-1575, e precede in ogni caso la copia al bulino che Cornelis Cort firma e data 1577. |
Soggetto Sacra Famiglia con San Giovannino |
Datazione
sec. XVI | - 1574 - 1575 - Motivo della datazione: analisi stilistica |
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Materia e tecnica olio su tela |
Misure Altezza: 112.7 Larghezza: 92.7 |
Localizzazione (Londra) |
Collocazione National Gallery - National Gallery |
Identificatore 1100000367 |
Proprietà proprietà Ente straniero |
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Allievo di Bartolomeo Genga, ammiratore di Raffaello e del Correggio, Federico Barocci (Urbino 1528/35-1612) avviò nel gusto e nel colore il manierismo barocco. Nelle sue opere impegna la pittura in quello che sarà nel seicento il programma cattolico: contrastare la religione individuale del protestantesimo con il sentimento e il culto collettivi. Federico Barocci è sepolto nella chiesa di San Francesco di Urbino.
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