Descrizione
Il dipinto, noto come Ritratto di cavaliere, rappresenta in realt? il giovane Francesco Maria della Rovere; tale ipotesi avanzata da Zampetti fin dal 1963 (p. 227) e pi? volte ignorata risulta in realt? pi? che convincente e spiega diversi elementi figurativi presenti nel quadro. In primo luogo l'iscrizione (meglio morire che contaminarsi), in apparenza oscura, andrebbe letta come segno di fedelt? del duca nei confronti di papa Giulio II, nel frangente della guerra contro la Francia, e collegata all'ermellino, una delle imprese dei duchi di Urbino. Agli stessi duchi si riferiscono anche i colori nero e giallo della livrea del cavaliere sullo sfondo e del fodero della spada di Francesco Maria. Sicuramente la citt? descritta sullo sfondo ? Ancona, rappresentata con sorprendente fedelt? e con tale ricchezza di dettagli da farne riconoscere un quartiere specifico della citt?, quello di Capodimonte (Massa 1991, pp. 83-84; 2000, pp.95-96, fig. 7). La provenienza dal palazzo ducale di Urbino fu invece ipotizzata da Sangiorgi (1976, p. 160) che identific? il dipinto con quello ricordato nella `Stantia a piede della Lomacha` al n. 1102 dell'Inventario della Guardaroba del 1609 come `Francesco Maria con un cav[alie]ro armato con la cornice dorate con la tela zalla de tafet?`. |