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COMMIATO DI CRISTO DALLA VERGINE
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Tipo dipinto |
Autore
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Descrizione
Il dipinto, incompiuto, rimase nello studio dell'artista a lungo dopo la sua morte, ma sicuramente era già stato venduto prima del 1658, perché non compare nell'elenco delle opere proposte da Ambrogio Barocci al cardinale Leopoldo de' Medici. Il dipinto ricompare a Villa Carpegna a Roma nel 1802, nell'atto di vendita a Leopoldo di Borbone, che poi lo terrà nelle sue collezioni a Napoli fino al 1854. Con il matrimonio di Maria Carolina di Borbone, figlia di Leopoldo, con Enrico d'Orléans, l'opera passa nelle collezioni d'Orléans a Londra. Tra il 1875 e il 880 il duca fa costruire un castello a Chantilly, con l'intenzione di creare un museo al suo interno e vi trasferisce le sue collezioni. Nel 1886 il duca dona il castello e le collezioni all'Institut de France, e dopo la sua morte (1897) il castello di Chantilly viene aperto al pubblico col nome di `Musée Condé`. |
Soggetto Cristo risorto appare alla Madonna |
Datazione
sec. XVII | - 1600 - 1610 - Motivo della datazione: bibliografia |
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Materia e tecnica olio su tela |
Misure Altezza: 219 Larghezza: 191 |
Localizzazione (Chantilly) |
Collocazione Musée Condé - Musée Condé |
Identificatore 1100000433 |
Proprietà proprietà Ente straniero |
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Allievo di Bartolomeo Genga, ammiratore di Raffaello e del Correggio, Federico Barocci (Urbino 1528/35-1612) avviò nel gusto e nel colore il manierismo barocco. Nelle sue opere impegna la pittura in quello che sarà nel seicento il programma cattolico: contrastare la religione individuale del protestantesimo con il sentimento e il culto collettivi. Federico Barocci è sepolto nella chiesa di San Francesco di Urbino.
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