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Tipo dipinto |
Autore
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Descrizione
Le due nature morte sono state rintracciate nel 2000 sul mercato antiquario francese da Ulisse e Gianluca Bocchi (Casalmaggiore, Galleria d'Orlane). L'identificazione delle due tele con quelle citate sia dal Lanzi che da Ticozzi nella collezione del palazzo pesarese degli Olivieri è stata possibile grazie alla presenza di due etichette identiche incollate sul retro, che recano un'iscrizione a penna con grafia sette-ottocentesca. Con ogni probabilità furono acquistate da Fabio degli Abbati Olivieri a Roma, dove egli trascorse la maggiorparte degli anni in cui attendeva alla sua carriera ecclesiastica. Nel 1794 con la morte di Vincenzo Olivieri il patrimonio pervenne per via ereditaria ai Machirelli Giordani, cui è dovuto l'inizio delle dispersioni della quadreria, che si protrarranno fino al 1885, anno in cui venne reso effettivo il fidecommesso Abbati Degli Olivieri-Giordani alla città di Pesaro. |
Soggetto natura morta con tralci di uva bianca e nera su basamento di pietra |
Datazione
sec. XVII | - 1600 - 1624 - Motivo della datazione: bibliografia |
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Materia e tecnica olio su tela |
Misure Altezza: 77 Larghezza: 62.5 |
Collocazione Collezione privata |
Identificatore 1100000362 |
Proprietà proprietà privata |
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